Per il trattamento della dermatite seborroica servono prodotti che contribuiscano alla riduzione del prurito: vediamo quali sono e a che cosa servono.
Ne parliamo insieme alla farmacia di Turno di Udine Pelizzo.
La dermatite seborroica è un disturbo che può essere associato a infezioni fungine o follicolite, ma anche psoriasi, rosacea o acne. Gli uomini sono più colpiti rispetto alle donne, e l’incidenza è superiore oltre i 65 anni di età. La cura della dermatite seborroica nella maggior parte dei casi prevede l’impiego di prodotti topici che hanno il compito di attenuare il prurito e gli altri sintomi, e che al tempo stesso servono a far sparire i segni visibili. Si tratta di unguenti, creme, lozioni o shampoo che a seconda dei casi svolgono un’azione cheratoregolatrice o cheratolitica, ma anche antinfiammatoria (prodotti a base di cortisone) e antifungina (derivati di imidazolo).
Abitudini corrette per contrastare la dermatite seborroica
Chi ha problemi di dermatite seborroica deve fare in modo che la barriera idro-lipidica della sua pelle possa essere riequilibrata. A questo proposito, è buona norma indossare indumenti non aderenti e leggeri, meglio se di cotone, e usare detergenti di tipo sapone non sapone, che abbiano un effetto lenitivo e che non contengano tensioattivi schiumogeni, che hanno un effetto irritante sulla pelle. Si possono utilizzare, a seconda delle manifestazioni croniche o acute e della fase clinica, anche balsami, creme ed emulsioni con azione emolliente, idratante e antipruriginosa.
Il cuoio capelluto e la dermatite seborroica
Il modello fisiopatologico della dermatite seborroica che coinvolge il cuoio capelluto individuato dalla ricerca scientifica prevede quattro differenti fasi di sviluppo. La prima è caratterizzata da alterazioni della microflora cutanea, con una eccessiva proliferazione di Malassezia sp. che finisce per ipercolonizzare la cute. Dopodiché si manifesta la fase dell’infiammazione, che si caratterizza per la presenza di prurito e rossore. Quindi, di verificano anomalie nei processi di differenziazione del tessuto epidermico. Infine, la barriera cutanea viene alterata dal punto di vista funzionale e fisico.
I fattori predisponenti
Per quel che riguarda le recidive nei soggetti adulti, si possono segnalare alcuni fattori scatenanti e predisponenti: si può trattare, per esempio, di fattori ambientali come le temperature estreme o un livello di umidità eccessivo, ma anche di abitudini di vita non corrette. Ancora, si possono citare un regime alimentare poco equilibrato e lo stress, sia fisico che psicologico. Le recidive possono comparire anche a causa dell’assunzione cronica di immunosoppressori o di altri farmaci, come gli antidepressivi e gli antivirali.
Che cos’è la Malassezia sp.La Malassezia sp., a cui abbiamo fatto cenno in precedenza, corrisponde a un gruppo di lieviti lipofili che possono provocare forfora e pitiriasi versicoloro a causa della loro azione di degradazione dei grassi, con la comparsa di sostanze come gli acidi grassi saturi, i trigliceridi e altri metaboliti. Essi generano a livello cutaneo una catena di reazioni che causano delle alterazioni della barriera dell’epidermide a livello funzionale e la conseguente risposta infiammatoria. L’alterazione del metabolismo della microflora cutanea è una delle principali cause del manifestarsi della dermatite e del suo sviluppo.