La chirurgia plastica dagli albori ai giorni nostri

Quando si parla di chirurgia plastica la maggior parte delle persone è portata a pensare ad un feticcio attuale, per il quale sempre più persone ricorrono a ritocchini e migliorie per sentirsi più giovani. L’accezione negativa riservata alla chirurgia estetica deriva da quegli eccessi della mondanità che farebbero storcere il naso anche al miglior chirurgo in circolazione. Il punto è che la verità sta sempre nel mezzo e che, in realtà, la chirurgia plastica non è qualcosa che nasce ai nostri giorni ma mille mila anni, fa, precisamente nel 3000 a.C. Te lo saresti aspettato? Ebbene abbiamo parlato con gli esperti di chirurgia plastica di Verona circa la storia di questa disciplina e abbiamo scoperto delle curiosità davvero incredibili. Una di queste, per l’appunto, riguarda l’antichità della chirurgia plastica che deriverebbe da un caso di trauma facciale con rovinose fratture su naso e mandibola. Lo studio fu messo nero su bianco su un antico papiro che sarebbe proprio la prima testimonianza di questa disciplina nella nostra società. 

Dall’India all’occidente

Successivamente si ha traccia di scritti su ricostruzioni di naso, orecchie e viso presso gli Indù del 400 a.C., quando era piuttosto diffusa l’abitudine di tagliare il naso al nemico o di amputare arti per risolvere questioni di giustizia. A tale proposito si ha traccia di un trattato sulla ricostruzione di un orecchio tramite il prelievo di pelle dalla guancia. Questo è conosciuto oggi come metodo indiano o indù, dal quale deriva anche la prassi di prelevare pelle dalle natiche che fu usato moltissimi anni dopo, nel 1869, da un chirurgo di origine svizzera. Con l’invasione occidentale dell’India, durante il quarto secolo prima di Cristo, Alessandro Magno il Macedone scoprì queste prodigiose tecniche e le riportò qui da noi, dando vita ad una diffusione capillare di tutti i saperi. Per questo si ha traccia di ricostruzioni e mutilazioni in vari trattati di medicina appartenenti alle stirpi romane e bizantine che governavano l’antica Europa. 

La Chirurgia Plastica ai giorni nostri

Il termine “chirurgia plastica” deriva quindi da un trattato del 1838, a cura di Eduard Zeies, nel quale descrive con incredibile dovizia di particolari lo svolgimento degli interventi appresi dalla cultura orientale. Tuttavia il primo vero trattato di chirurgia plastica risale a Gaspare Tagliacozzi, il quale inizia a parlare compiutamente di Rinoplastica. La storia di questa disciplina prende il volo durante il XX secolo, quando vengono compiuti i primi interventi autorizzati tramite anestesia. 

Dalle guerre mondiali al benessere attuale

Sarà la prima guerra mondiale a dare il maggior impulso, dal momento che i tragici accadimenti storici resero necessaria la creazione della prima unità di chirurgia maxillofacciale con la quale ridare un volto ai feriti di guerra. Via via gli interventi e le innovazioni si moltiplicano giorno dopo giorno e, per questo, la chirurgia plastica giunge fino a noi come occasione per ritrovare il gusto di amare sé stessi o per venire in supporto a particolari patologie che snaturano o mettono in difficoltà il nostro benessere.

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