Le cellule staminali del grasso nel trattamento dell’artrosi del ginocchio
La gonartrosi è una malattia degenerativa della cartilagine articolare caratterizzata da una alterazione dell’omeostasi e del turn-over cellulare. Infatti si assiste ad uno squilibrio del rapporto nascita/morte cellulare in favore di quest’ultima, causando quindi una degradazione cartilaginea in questo caso (il fenomeno è noto come apoptosi cellulare.
Il trattamento per le forme di gonartrosi iniziale-moderata prevede calo ponderale quando necessario, fisioterapia, paracetamolo al bisogno e ciclo di infiltrazioni articolari con cortisone o acido jaluronico. Nelle forme avanzate l’unica strada è quella chirurgica (si va dalla semplice artroscopia con microfratture per richiamare cellule del midollo osseo grazie al sanguinamento fino alle protesi mininvasive). Nelle forme intermedie invece trova spazio la medicina rigenerativa ed in particolare il trattamento con cellule staminali, che ad oggi sono le uniche capaci di regolare l’equilibrio nascita/morte cellulare.
Il trattamento con cellule staminali mesenchimali rappresenta l’ultima frontiera nel campo della medicina rigenerativa: tali cellule possono essere prelevate dal tessuto del cordone ombelicale, dal tessuto adiposo o midollare. Il prelievo dal grasso è sicuramente più agevole e meno invasivo di quello midollare. Si esegue tramite una vera e propria liposuzione (generalmente addominale o delle cosce nei pazienti magri) e centrifugazione per ottenere un denso materiale giallastro. I meccanismi di azione sono tre: il primo meccanico lubrificante simile a quello dell’acido jaluronico; il secondo è chimico, in quanto tali cellule attivano una cascata enzimatica (il cosiddetto meccanismo paracrino) e portano alla produzione di una serie di fattori di crescita e molecole che regolano l’omeostasi riportando ad un equilibrio nel turn-over cellulare; il terzo è dato dalla ipotetica differenziazione di tali cellule multipotenti in condrociti, maccanismo non ancora dimostrato in vivo.
Una recente analisi della letteratura scientifica ha dimostrato che il trattamento della gonartrosi mediante cellule staminali è una terapia efficace nel breve follow-up a 12-24 mesi; emerge inoltre che in tutti gli studi clinici eseguiti le cellule staminali sono state associate a terapie adiuvanti come il PRP (plasma ricco di piastrine) o l’acido jaluronico e a trattamenti chirurgici vari (artroscopie, microfratture ed osteotomie tibiali). Da qui emerge che ci sono diversi bias che potrebbero aver influenzato positivamente i risultati. Nasce la necessità di eseguire degli studi clinici in cui le cellule staminali possano essere utilizzate da sole.
A cura del Dr. Biazzo Alessio